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“Cibo e Salute". Fake News sull’alimentazione e informazioni mediche corrette

 

Dieta anti-invecchiamento, le proprietà dell’olio extravergine di oliva, la sana alimentazione e il rapporto tra dietetica e gastronomia: questi sono alcuni dei temi più ricorrenti nell’informazione scientifica e divulgativa che, sui mass media, affrontano il rapporto tra cibo e salute. Argomenti su cui però molto spesso si creano delle distorsioni che vanno appunto ad “alimentare” fake news e cattiva informazione, fenomeni che vanno contrastati ristabilendo principi e contenuti scientificamente corretti.

Proprio su questi temi è stato incentrato il corso di aggiornamento “Cibo e Salute: Fake News sull’alimentazione e informazioni mediche corrette”, promosso dall’Ordine dei Giornalisti del Piemonte e Valle d’Aosta insieme all’Accademia di Medicina di Torino e alla prestigiosa azienda vitivinicola Beni di Batasiolo.

In occasione del Microbiota and Nutrition Day, l’appuntamento che ha riunito al Boscareto Resort & Spa i 23 finalisti del bando di ricerca sul microbiota indetto dall’Accademia di Medicina di Torino e dai padroni di casa Beni di Batasiolo, i giornalisti presenti hanno potuto prendere parte a questo importante corso di aggiornamento, introdotto dal Professor Giancarlo Isaia, Presidente dell’Accademia di Medicina, e da Giorgio Vivalda, giornalista e produttore televisivo.

Al tavolo sono intervenuti Rossana Cavallo, direttore della struttura complessa di Microbiologia della Città della Salute e della Scienza di Torino, Etta Finocchiaro, Dirigente Medico del Servizio Nutrizione Clinica AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, e Maurizio Fadda, Dirigente Biologico del Servizio Nutrizione Clinica AOU Città della Salute e della Scienza di Torino.

L’intervento di Rossana Cavallo, Professoressa Ordinaria di Microbiologia Università di Torino, direttrice della struttura complessa di Microbiologia della Città della Salute e della Scienza di Torino, è stato dedicato a “Il cibo e il microbiota, come funziona l’alimentazione e le conseguenze sulla salute”.

La composizione del microbiota, ha spiegato la Professoressa Cavallo, è fortemente influenzata dall’alimentazione; cibi ricchi di zuccheri sono in grado di alterare l’equilibrio del microbioma intestinale portando ad una condizione di disbiosi che può provocare gravi danni al nostro organismo.

In queste condizioni, infatti, si assiste ad una crescita elevatissima di patogeni a livello intestinale, che possono provocare gravi infezioni. Innumerevoli ricerche scientifiche, ha evidenziato la Prof. Cavallo, confermano come i prodotti contenenti probiotici siano alleati preziosi per il benessere intestinale, e, associati a una dieta sana, migliorano la salute del nostro microbiota intestinale e favoriscono quindi il benessere generale.

Etta Finocchiaro, Dirigente Medico del Servizio Nutrizione Clinica AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, ha parlato di “L’Olio Extra vergine di oliva: un nuovo farmaco antinfiammatorio?”. Sia a livello europeo, con la definizione comunitaria degli standard qualitativi necessari alla denominazione di olio extravergine di oliva, sia a livello nazionale, con la Carta d’identità dell’olio EVO creata dal CNR, l’olivicoltura e la produzione di questo prezioso olio ha una grande importanza non solo per l'economia rurale, ma anche per il patrimonio culturale e ambientale, se si considera che nel settore lavorano circa 2,5 milioni di produttori.

Un tempo usato come farmaco e come combustibile, l’olio extravergine di oliva è uno dei principali componenti della dieta mediterranea. Le sue comprovate capacità benefiche, inoltre, sono state riconosciute anche dalla Food and Drug Administration degli Stati Uniti. Questo prezioso alimento, infatti, risulta essere un valido alleato nella prevenzione di molte patologie, dalle neoplasie spontanee dell'intestino alle malattie cardiovascolari, dai deficit cognitivi tipici della terza età al diabete mellito di tipo 2.

Maurizio Fadda, Dirigente Biologico del Servizio Nutrizione Clinica AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, ha quindi parlato di “La salute nel piatto, attenzione alla divulgazione di falsi consigli nelle rubriche gastronomiche”. Il dottor Fadda ha illustrato un quadro storico sul rapporto tra il cibo e la salute: due aspetti che, a partire da Ippocrate e fino all’Illuminismo, sono stati sempre strettamente connessi, per poi divergere con la medicina positivista dell’Ottocento, fino a separarsi con il nutrizionismo farmacologico nato negli anni ’60 del Novecento, per trovare infine un nuovo percorso comune in anni recenti, come sancito anche da una mozione del 2014 con cui il Parlamento Europeo ha sancito la necessità di un’educazione alimentare

“La dieta antiaging: cosa c’è di vero” è il titolo dell’intervento conclusivo di Giancarlo Isaia, Professore di Medicina Interna e Geriatria dell’Università di Torino. Con l’incremento della popolazione anziana, ha spiegato il Prof. Isaia, è sempre più importante l’attivazione di provvedimenti di prevenzione primaria e secondaria per contrastare gli effetti della vecchiaia: un meccanismo in cui l’alimentazione e l’uso di integratori hanno un ruolo da protagonista, ma oggetto di notizie non sempre supportate da sufficienti evidenze scientifiche.

Liliana Carbone

(25 luglio 2019)

Fonte: http://www.bdtorino.eu/sito/articolo.php?id=34014