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Batasiolo, quando il vino diventa un buon motivo per sostenere la ricerca

 

La cantina Batasiolo di nobili origini contadine della storica famiglia Dogliani, che prende il nome del toponimo sotto il Bricco Manescotto nelle Langhe, ha saputo nel tempo non solo a differenziarsi ma a creare un plusvalore di energia trasformata in diversi ambiti e mercati arrivando ad abbracciare anche un tema importante e sensibile come quello della ricerca. Assegnati 80 mila euro al progetto di Carlo Riccardi, del Dipartimento di Medicina dell’Università di Perugia. Le capacità organizzative d’altronde erano già chiare con la produzione di 2,5 milioni di bottiglie vinificando i 130 ettari di vigna. Non stupisce dunque questa volontà di appoggiare il bando di ricerca “Cibo, Microbiota e Salute”, realizzato insieme all’ Accademia di Medicina di Torino. Pubblicato a febbraio 2019, le risposte sono state sorprendentemente numerose: 114 i gruppi di ricercatori italiani, di diversa estrazione specialistica, che hanno aderito al progetto da 14 diverse regioni italiane.

I premiati, con 40 mila euro per il primo anno rinnovabili per il secondo anno, hanno ora la possibilità trasformare queste risorse immaginando possibili scenari risolutivi circa le malattie causate dalla relazione tra cibo e Microbiota. Nell’intestino umano infatti, quasi 200 mila miliardi di organismi unicellulari, assicurano un delicato equilibrio. Le loro alterazioni, già descritte in numerose malattie croniche e degenerative, sono al centro di questa iniziativa. Durante il convegno “Le Langhe fanno bene: vino, ricerca e salute” sono state premiate le ricerche del team guidato dal dr. Andrea Baragetti, del Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Molecolari dell’Università di Milano sul “Potere pro-Infiammatorio della dieta sulla composizione del microbiota intestinale e relazione con la malattia cardiovascolare ischemica” e il progetto del prof. Carlo Riccardi, del Dipartimento di Medicina dell’Università di Perugia, sul tema della “Valutazione dell’associazione prebiotico-farmaco biotecnologico per il trattamento delle malattie infiammatorie intestinali”.

La commissione ha inoltre conferito anche il Premio Speciale Batasiolo al prof. Andrea Calvo del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Torino per la ricerca “Ruolo del Microbiota e dell’esposizione a microtossine nella sclerosi laterale amiotrofica e in altre malattie neurodegenerative”. Non ultimo a fianco queste importanti ricerche Batasiolo ha voluto istituire un premio dedicato alla divulgazione scientifica il quale ha visto tra i premiati giornalisti Luciano Ferraro del Corriere della Sera, Pamela Raeli di Food and Travel, Alessandro Regoli di Wine News e Anna Scafuri del Tg1. Il legame tra il vino e le malattie cardiovascolari e infiammatorie intestinali diventano temi, mondi apparentemente distanti tra loro, estremamente a la page e di capillare attrattiva. La stessa attenzione al benessere del vigneto, e degli uomini che lo lavorano, è di importanza pari a quella di se stessi. Perché noi tutti influenziamo e condividiamo quello che è parte del nostro habitat naturale, la terra da cui ricaviamo i frutti, prodotti che diventano medicine naturali per l’ottenimento del nostro equilibrio.

(Erika Mantovan)

 

Fonte: https://www.beverfood.com/batasiolo-vino-diventa-buon-motivo-sostenere-ricerca-wd163282/